
Le proposte
Ma cosa succede? Arrivano le proteste dei censori della morale. Il giornale “Il Resto del Carlino” nel giorno dell’assemblea pubblica l’articolo “Dittatura gender al Laura Bassi”, con un’intervento di un portavoce di Fratelli d’Italia, Stefano Cavedagna, che definisce l’iniziativa una “dittatura del pensiero unico”. La dirigente scolastica ha risposto con una dichiarazione ufficiale ricordando i decreti del 1974 che hanno permesso l’istituzione delle assemblee d’Istituto nelle scuole, e come nella fattispecie, quella di San Valentino fosse stata approvata all’unanimità e non vi fosse alcunché di discriminatorio. Ma – ovviamente – anziché spegnersi, la polemica è aumentata, insieme agli interventi vari, di politici come Giorgia Meloni, o di Giovanardi che associa l’assemblea al calo demografico, di Pillon, dei Provita&Famiglia. Chi più ne più ne metta all’urlo della dittatura gender.

Gli studenti
“Vogliamo creare un’organizzazione studentesca relazionale. Fare rete. Vogliamo che tutti gli studenti si uniscano perché ciò che vogliamo è comune e concreto. Vogliamo l’educazione sentimentale per le scuole per tutti, a Bologna, Milano e in ogni parte d’Italia”.